
Detrazione Spese per Recupero del Patrimonio Edilizio in Condominio: Come Funziona?
Il recupero del patrimonio edilizio in condominio permette di usufruire di detrazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione delle parti comuni. Ma come viene gestita la ripartizione delle quote annuali per la detrazione? Il Fisco ha recentemente fornito chiarimenti a riguardo, rispondendo a un quesito di un contribuente sulla ripartizione delle spese.
Come Funziona la Detrazione delle Spese per il Recupero del Patrimonio Edilizio?
La detrazione delle spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio nelle parti comuni degli edifici condominiali è regolata dall’articolo 16-bis del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). Dal 2012, la detrazione deve essere ripartita obbligatoriamente in dieci quote annuali di pari importo, sia nell’anno di sostenimento delle spese che nei successivi. Il limite massimo di spesa per ciascuna unità immobiliare è di 96.000 euro per gli interventi effettuati dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, e di 48.000 euro a partire dal 1° gennaio 2025.
La detrazione è concessa anche se il contribuente ha più di 70 anni, poiché la norma che prevedeva una ripartizione della detrazione in 5 anni per i soggetti over 75 non è più in vigore.
Chi Può Beneficiare della Detrazione per Recupero del Patrimonio Edilizio?
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la detrazione per i lavori sulle parti comuni degli edifici è disponibile per ogni singolo condomino, in base alla sua quota millesimale di proprietà, come previsto dagli articoli 1123 e seguenti del Codice Civile. La detrazione è concessa in base all’anno in cui è stato effettuato il bonifico per il pagamento, e spetta al condomino nel limite della quota millesimale a lui imputabile, a condizione che questa quota sia stata effettivamente versata al condominio prima della scadenza della dichiarazione dei redditi.
L’amministratore del condominio deve fornire una certificazione che attesti l’ammontare delle spese sostenute e la quota parte imputabile a ciascun condomino.
Detrazione per Altri Soggetti e Familiari
Se le spese per un determinato alloggio sono state sostenute anche da altri familiari conviventi, componenti di un’unione civile, o conviventi more uxorio, anche loro possono fruire della detrazione, a condizione che l’amministratore del condominio attesti il pagamento della quota di spesa e i dettagli anagrafici del soggetto che ha sostenuto le spese. Questo vale anche quando il pagamento è stato effettuato da un familiare convivente, che potrà includere le spese sostenute nella propria dichiarazione dei redditi.
Conclusione: La Detrazione per il Recupero del Patrimonio Edilizio in Condominio
La detrazione fiscale per i lavori di recupero del patrimonio edilizio in condominio è una misura utile per i condomini che ristrutturano le parti comuni degli edifici. La ripartizione delle spese, che deve avvenire in dieci quote annuali di pari importo, non dipende più dall’età del contribuente, come stabilito dalla normativa vigente.
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